R2 ristrutturo rinnovo casa | n.35

R 2 Ristrutturo Rinnovo casa | 71 M ettere in rete imprese e professionisti dell’edilizia, fare il punto sullo stato dell’arte in ambito di edifici a basso consumo, analizzare le strategie e politiche ambientali in atto e future sono stati i temi principali della 5° Conferenza Nazionale PassivHaus, lo scorso 25 novembre, con la presen- tazione in anteprima del volume “PassivHaus”, la prima e unica pubblicazione prodotta in Italia sul tema degli edifici sostenibili che porta la firma di Francesco Nesi, direttore nazionale di Zephir - PassivHaus Italia - Istituto nazionale di Fisica Edile, edita dalla Maggioli. nZEB, edifici a energia quasi zero Tra qualche anno in Italia, entro il 2019 per edifici pubblici ed entro il 2021 per edifici privati, diventerà obbligatorio costruire solo edifici nZEB (edifici a energia quasi zero). Regioni virtuose come l’Emilia Romagna hanno già anticipato l’obbligo nZEB per le nuove edificazioni: al 2017 per gli edifici pubblici e al 2019 per quelli privati residenziali. Nell’ottica di questa rivoluzione nell’edilizia sostenibile avviata da qualche decennio nel nostro Paese, Zephir - PassivHaus Italia - Istituto nazionale di Fisica Edile, accreditato come partner di riferimento in Italia per PassivHaus, ha orga- nizzato l’incontro bolognese nell’innovativa cornice dell’Opificio Golinelli, polo didattico e cittadella della cultura. L’evento si è proposto con uno scopo divulgativo per chiarire, analiz- zare e aumentare le conoscenze sul mondo delle costruzioni ad alta prestazione energetica, con riferimento allo standard costruttivo PassivHaus, creando un network tra tutti i pro- fessionisti che sono protagonisti della filiera: architetti, ingegneri, geometri, amministratori di condominio, produttori e istituzioni. I nomi che contano nel mondo della bioedilizia L’edizione 2017 ha visto un programma di lavori articolato in varie sessioni tematiche, con la partecipazione di 17 relatori nazionali ed internazionale, esperti di temi ambientali ed efficienza energetica degli edifici. Nella prima parte, dedicata al tema fondamentale per lo sviluppo delle PassvHaus in Italia anche a livel- lo pubblico, il tema è stato ““Edilizia sostenibi- le: istituzioni a confronto”, con l’intervento di Andrea Gnudi, Presidente Ordine Ingegneri di Bologna, William Brunelli, Dirigente Confindustria Emilia Area Centro, ammini- stratori e progettisti del regolamento dell’edili- zia sostenibile rispettivamente dei comuni Jesi e Porto Sant’Elpidio, ed il Capo V Reparto Affari Generali Gen. D. Giuseppenicola Tota. PassivHaus, uno standard per il futuro Una PassivHaus è un edificio che deve rispettare determinati criteri, individuati dallo standard i cui valori sono predisposti dal Passivhaus Institut. Fra questi ci sono il fabbisogno termico per riscaldamento e raffrescamento, che devono rimanere al di sotto di 15 kWh/m 2 anno, il fabbisogno di energia primaria deve essere minore di 120 kWh/m 2 anno e altri valori legati alla qualità energetica dell’edificio, grazie ai quali si può garantire il benessere termico senza che sia necessaria l’installazione di alcun impianto di riscaldamento di tipo “convenzionale”, ovvero di una caldaia, termosifoni o similari. Queste prestazioni si ottengono con una progettazione molto attenta, con l’adozione di coibentazione termica ad altissime prestazioni su murature perimetrali, tetto e superfici vetrate e mediante l’adozione di sistemi di ventilazione controllata a recupero energetico. Si presume che oggi il numero degli edifici adeguati agli standard PassivHaus si attesti intorno alle 40.000 unità. La maggior parte si trova in Germania ed Austria, ma ne sono state realizzate anche in altri Paesi del mondo. La città di Heidelberg in Germania ha recentemente avviato il progetto Bahnstadt, che consiste nella realizzazione dell’area più grande al mondo con edifici costruiti secondo lo standard PassivHaus. Un quartiere di PassivHaus Nella città tedesca di Heidelberg sta sorgendo il quartiere Bahnstadt, interamente costruito secondo gli standard PassivHaus: la più grande area nel mondo, finora edificata con questo approccio

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